Le maglie della stagione 1982 non superano il campionato. La scarsa consistenza del tessuto fa sì che si strappino e si lacerino con una facilità disarmante. L’ultima partita ufficiale delle maglie granata sarà un’amichevole d’autunno in quel di Cuneo contro i Rams.
La fornitura per le maglie della nuova stagione viene affidata alla AREC, che farà un lavoro terribile.
Innanzitutto il colore passa dal granata d’ordinanza al rosso stile Repubblica Popolare Cinese, e i numeri passano dallo stile College ad un carattere squadrato e bordato che rende molto difficoltoso distinguere tra un 5 un 6 e un 8, con il risultato che molti addetti alle statistiche impazziranno nello star dietro ai numeri (alla fine del girone d’andata al centro “Ciccio” Caputo verranno assegnate tre corse e due ricezioni, ovviamente tolte ad un giocatore dal numero simile al suo).
Ma non finisce qui. Oltre al tessuto sintetico che immagazzina tutte le puzze del mondo e non le rilascia nemmeno dopo dieci lavaggi, trasformando così le divise in vere e proprie armi chimiche vaganti, il taglio non viene studiato per indossare le maglie sopra l’attrezzatura, e nelle prime partite si assistono a tragicomiche scene fantozziane per infilare la maglia da gioco. La muta viene rispedita alla Arec in fretta e furia, e vengono applicate delle bande elastiche biancorosse alle maniche, così da migliorare la vestibilità, che resta comunque pessima.